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Programma 2005
Conferenza
il 3 novembre
ore 17:00
Palazzo Ducale, Sala Minor Consiglio
La rivoluzione copernicana dell'oncologia Adriana Albini, Paolo Bruzzi, Ferdinando Cafiero, Maurizio Mauri, Riccardo Rosso, Mauro Truini, Vito Vitale. Modera Gianni Vasino
da 14 anni
In oncologia e in particolare all’IST ci prefiggiamo di riorganizzare e potenziare la ricerca in senso “traslazionale”, ovvero applicativo. Rivoluzione copernicana significa mettere il paziente al centro del sistema sanitario, come il sole attorno a cui ruotano i pianeti.
Quali sono i settori su cui puntiamo? Accanto a quelli tradizionali, che costituiscono la base, promuoveremo innanzi tutto la prevenzione primaria, perché è possibile NON ammalarsi di tumore -o ammalarsi meno- se si interviene su ambiente, luogo di lavoro e stile di vita. Non fumare, seguire una dieta sana, controllare il peso, fare del moto, lavorare in un ambiente non inquinante, può ridurre notevolmente la probabilità di ammalarsi di cancro. Spesso le informazioni sul rischio di tumore di una certa popolazione vengono dai registri e dai questionari e l’attività dell’epidemiologia è basilare.
Molti tumori possono essere stroncati ed altri avere un decorso più lento se scoperti al loro insorgere. Cruciale per molte neoplasie è la diagnosi precoce nell'ambito della prevenzione secondaria. Grazie a strumentazioni sofisticate e metodiche molecolari d’avanguardia, possiamo "stanare" piccoli tumori, ancora benigni, eliminandoli con successo. Abbiamo una chirurgia sempre più raffinata e la nostra oncologia medica, con l’uso di farmaci a bassa tossicità, anche di origine naturale, o con la radioterapia, è in grado di prevenire una recidiva, o un tumore secondario. In questo senso, per i tumori femminili sono stati compiuti grandi progressi, ad esempio nel cancro al seno. Tuttavia è aumentata l'incidenza di neoplasie polmonari femminili, a causa dell'aumentata esposizione al fumo tra le donne.
Uno dei compiti -del presente e del futuro- che si realizza nei dipartimenti sperimentali, consiste nel valutare le cause del cancro, dall'evoluzione maligna della cellula neoplastica, allo studio dell'ambiente che la circonda, nel corpo umano. Lo studio del sistema immunitario e delle cellule “normali”, dell’infiammazione e dell’angiogenesi, sono campi aperti di studio, dai risvolti applicativi molto promettenti.
Quarto aspetto, che caratterizza l'impegno dell'IST, è quello delle nuove terapie: biologiche, cellulari, molecolari. Sono entrati nella sperimentazione ed alcuni già nella prassi medica, i farmaci “mirati”, ovvero che agiscono su un bersaglio specifico. Non entro nei dettagli delle numerose ricerche pubblicate. Ci sono 24 pagine sul nostro sito www.istge.it dedicate solo ai titoli ed autori dei nostri contributi.
Vogliamo anche farci conoscere all’esterno, in modo semplice e divulgativo, raccontando chi siamo e come possiamo servire la popolazione. A questo scopo il Commissario Maurizio Mauri ha lanciato la rivista interna IST Insieme, sotto la guida di Gianni Vasino e Guglielmo Valenti.
Adriana Albini é Direttore del Laboratorio di Oncologia Molecolare
dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova.
Paolo Bruzzi è Direttore del Servizio di Epidemiologia Clinica e Sperimentazioni Controllate dell'INR.
Ferdinando Cafiero è Direttore della S.C. di Oncologia Chirurgica dell’IST. Dall'1 Novembre 2002 è Direttore del Dipartimento di Terapie Chirurgiche Integrate dell'IST.
Maurizio Mauri è commissario straordinario dell'IST.
Riccardo Rosso è direttore scientifico dell'IST.
Mauro Truini è Direttore del Dipartimento di Tecnologie Diagnostiche dell’Istituto Tumori di Genova.
Vito Vitale è Vice-Direttore Scientifico dell'IST, con particolare competenza per l'area clinica.
Ingresso: Biglietti Festival
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