Programma 2005

Conferenza

il 29 ottobre
ore 17:30

Teatro della Tosse

Lewis Carroll giocatore
Stefano Bartezzaghi

da 14 anni

Quando non stava parlando con una bambina Lewis Carroll balbettava. Nei momenti più fortunati per lui e per noi, taceva e scriveva.
La scrittura appare nella vita di Lewis Carroll come un modo alternativo per condurre i suoi giochi: è la prosecuzione, e nello stesso tempo la definizione e la cristallizzazione, della sua strenua attività orale di intrattenimento di giovanissime interlocutrici con storie, trappole, enigmi, giochi di prestigio, giochi verbali, invenzioni materiali e linguistiche. Diari, lettere, rubriche giornalistiche, libri composti usando a mo’ di sintassi matematica, logica, letteratura ed enigmistica: con la moralistica idea fissa di educare che lotta con la pulsione insopprimibile a divertire, e la voglia di scomparire che si scontra fatalmente con la smania di esibirsi.

Stefano Bartezzaghi viene da una famiglia enigmistica e scrive di giochi, di parole e di letteratura su giornali e libri. Negli ultimi anni ha insegnato “Semiologia dei linguaggi creativi” all’Università di Bergamo. Il suo ultimo libro si intitola Incontri con la Sfinge (Einaudi, 2005). Nel 1998 ha scritto “Marmellata per fantasmi”, un testo che è comparso come prefazione nell’edizione Archinto di Un racconto aggrovigliato di Lewis Carroll.

Vedi anche lo spettacolo "Alice nella casa dello specchio".

Ingresso: Biglietti Festival



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