Programma 2005

Conferenza

il 3 novembre
ore 18:00

Polo Biomedico Gastaldi

Innovazione tecnologica e impatto clinico: storia, scoperte e frontiere della ricerca sulle malattie endocrine
Francesco Minuto, Nadia Robotti

da 16 anni

Gli studi pionieristici sugli isotopi radioattivi che Enrico Fermi aveva iniziato già in Italia agli inizi degli anni ’30 non hanno prodotto solo la bomba atomica e, più in generale, l’energia termonucleare. La sua ricerca sulla produzione di isotopi radioattivi, infatti, pubblicata nel 1934 sulla prestigiosa rivista “Nature”, ha portato, fra l’altro, alla produzione dello iodio radioattivo il quale, a sua volta ha aperto un capitolo nuovo nello studio della fisiologia della tiroide e allo sviluppo della “teoria dei traccianti”. L’iniezione di iodio radioattivo, che viene avidamente e specificatamente assorbito dalla ghiandola tiroidea permette di tracciare una mappa della sua distribuzione, utilissima per valutare non solo come funziona la tiroide ma anche se nel suo contesto ci sono “vuoti di captazione” (noduli freddi) o aree più attive (noduli caldi). La scintigrafia tiroidea è stata negli anni 50-70 il cardine della clinica della tiroide.
La facililità con cui è possibile “attaccare” lo iodio radioattivo ad una molecola proteica (ormoni, anticorpi ad esempio) ha permesso di studiarne il comportamento nell’organismo e di sviluppare metodi specifici e sensibilissimi di valutazione della concentrazione degli ormoni nell’organismo. Negli anni 60 per fare diagnosi di gravidanza si iniettavano le urine concentrate della paziente in una coniglia e si valutava dopo diversi giorni lo sviluppo delle ovaie, oggi il test di gravidanza, che è stato sviluppato inizialmente utilizzando un’isotopo radioattivo dello iodio, si fa nel giro di un’ora e già dai primi giorni di impianto dell’embrione. Il principio che sta alla base di tutto ciò ha valso a Yalow e Berson il premio Nobel per la Medicina nel 1977. Praticamente tutte le nostre conoscenze sulla fisiopatologia degli ormoni e tutte le analisi ormonali utilizzate in clinica si basano su questa tecnologia.


A cura del Dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo, Facoltà di Medicina dell'Università di Genova.
In collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Genova.



Ingresso: gratuito



> indietro    > scarica